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Mercoledì 2 Luglio 2003 REPUBBLICA On-Line  
Berlusconi parte come previsto
La Germania convoca l'ambasciatore italiano a Berlino
Il Pse: "Ha aperto una crisi istituzionale offendendo il Parlamento"
STRASBURGO - La Germania che convoca l'ambasciatore italiano a Berlino Silvio Fagiolo per "chiarimenti", il presidente dei socialisti europei Enrique Baron Crespo che dichiara "si è aperta una crisi istituzionale, Berlusconi ha offeso il Parlamento", la stampa internazionale che riparte all'attacco. Il premier italiano, isolato anche dagli alleati di governo, Lega esclusa, stretto all'angolo è costretto a chiedere scusa "se ho offeso il popolo tedesco". Poche ore sono bastate per legittimare i timori di chi riteneva quello italiano un semestre di presidenza "difficile" visto che l'esordio è una vera e propria bufera istituzionale.
 
Berlusconi, dopo l'attacco a Martin Schulz, in una riunione a porte chiuse degli eurodeputati del Ppe accenna ad una marcia indietro, delle scuse, quelle che gli erano state chieste da Fini e, in modo ufficiale nella sua veste di capogruppo del Pse, da Baron Crespo. "Le accuse di Schulz erano offensive e inaccettabili. Ho risposto in maniera ma chiedo scusa se ho offeso il passato storico e la sensibilità di un popolo", si è limitato a dire il premier italiano. E, mettendo l'accento sull'ironia, ha aggiunto: "In Italia, - ha detto ancora Berlusconi - girano da anni storielle sull'olocausto perché gli italiani sanno ridere anche di una tragedia come quella". "Scherzare" su tragedie come quella, nel tentativo di "superarle". Basterà questo per calmare l'indignazione dei parlamentari europei, dai socialdemocratici ai liberali, dai Verdi ai comunisti?.
 
La Spd, il partito di Schulz, stigmatizza: "Non sono ammesse ironie sul nazismo". Baron Crespo, intanto, aveva chiesto scuse "formali". "Il problema non è tra il Pse e Berlusconi - ha detto il leader dei deputati socialisti a Strasburgo - ma tra il Parlamento europeo e il Consiglio. Ci vogliono scuse formali". Se Berlusconi non presenterà le sue scuse, il Pse - ha annunciato Baron Crespo - chiederà al presidente del Parlamento europeo di chiedere al prossimo consiglio straordinario della Ue (quello di apertura della Conferenza intergovernativa) di inserire la vicenda al primo punto dell'ordine del giorno dei lavori del vertice. "Oltre ad un insulto a tutte le vittime del fascimo e del nazismo - ha detto Baron Crespo - quello di Berlusconi è un insulto ai principi essenziali della democrazia e non avrei alcuna difficoltà che la questione venisse inserita al primo punto dell'ordine del giorno del prossimo consiglio straordinario".
 
La proposta del presidente dell'Europarlamento Pat Cox di fare cancellare dal verbale della sedute le dichiarazioni di Berlusconi, per il capogruppo del Pse non è sufficiente: "Il mio gruppo ritiene che non basti, ci vogliono scuse formali. Cox non ha il potere generale di decidere cosa mettere o meno nel verbale". Berlusconi "ha offeso anche gran parte dei deputati, definendoli turisti della democrazia: ma non siamo ad un bar dello sport - ha detto ancora Baron Crespo - siamo in un Parlamento e Berlusconi rappresenta le istituzioni".
 
Baron Crespo ha precisato che il suo gruppo non intende paralizzare i lavori del Parlamento, "ma non si può continuare a lavorare come se non fosse successo niente". Il deputato socialista ha detto di avere avuto già contatti informali con gli altri gruppi e che domani solleverà formalmente la questione durante la conferenza dei capigruppo. L'incidente, ha aggiunto, può essere superato, ma in mancanza di scuse formali "ho timori che questo episodio possa avvelenire il clima generale". "La nostra linea - ha concluso - è che non vogliamo che la presidenza italiana fallisca, ma non possiamo accettare che si manchi di rispetto ai diritti fondamentali che sono alla base dell'Unione e della vita delle istituzioni europee".

 
 
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