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Domenica  27 Luglio 2003 LA STAMPA Claudio BENESSIA

All’attenzione dell On. Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri
"God save" anche noi

 IL detenuto FF82 ha lasciato lunedì scorso il carcere di Hollesley Bay, nel Suffolk, diretto alla sua splendida mansion house di Grantchester, nel Cambridgeshire.

Lord Jeffrey Howard Archer of Weston-super-Mer è così tornato in libertà, "early parole" cioè sub condicione, dopo due anni e due giorni di reclusione. Il 19 luglio 2001 era stato condannato a quattro anni per "spergiuro" e per avere "deviato il corso della giustizia". Scrittore ricco e famoso, genere Ken Follett, un seggio alla Camera alta, Lord Archer nel 1987 aveva denunciato per diffamazione un tabloid, a dire del quale egli avrebbe avuto certe conversazioni con una signorina che riceveva in un elegante alberghetto, nei pressi di Victoria Station. Aveva vinto la causa, ma Scotland Yard ha scoperto, anni dopo, che Sua Signoria aveva gabbato la Corte.

Hollesley Bay non è Reading e Lord Archer non è Oscar Wilde. Niente poemi, ha tenuto un diario. "Il vitto - dice - è abominevole".

Al di là dei tratti alla P. G. Wodhouse, la vicenda dimostra una volta di più che gli anglosassoni non amano le bugie, specie quelle dette "to pervert the course of justice". Le sanzioni sociali possono essere più pesanti di quelle giudiziarie. I Tory, che nel 1999 stavano per candidare Sir Jeffrey a sindaco di Londra, lo hanno messo fuori dal partito fino al 2005. Il Marylebone Cricket Club, che risale a prima che Dickens nascesse, lo ha sospeso per sette anni.

Mentre Lord Archer stava per tornare a casa, il 18 luglio veniva trovato, con i polsi recisi, il corpo di David Kelly, lo scienziato del governo che aveva passato alla Bbc le informazioni da cui è partita la polemica, contro Blair, sulle armi di distruzione di massa irachene. In meno di tre giorni è stato nominato l'alto magistrato che guiderà l'inchiesta sulla sua morte, il Lord Justice Hutton. E per prima cosa Blair ha dichiarato di essere a disposizione del giudice. L'inchiesta dovrebbe durare un paio di mesi e Lord Hutton ha già fatto sapere che essa sarà pubblica, che la trascrizione dei verbali sarà disponibile in tempo reale e che egli non darà interviste.

Tiriamo le somme. Un Pari d'Inghilterra, miliardario e con un seggio alla House of Lords, va difilato in prigione perché si scopre che, 14 anni addietro, aveva deviato il corso della giustizia. Non ha cercato di bloccare il processo, anche perché avrebbe rimediato un'imputazione in più, per "oltraggio alla Corte". Condannato, ha criticato la mensa, non i giudici. Una radio-televisione di Stato indipendente, la Bbc, mette in croce il "Number 10". E Mr. Blair, che di suo non possiede neppure un'edicola, si difende, ma non cerca risse né scappatoie. Da solo, non dispone di pretoriani. Il Lord magistrato, nominato senza strepiti di parte, tace. Si chiude un occhio sulla professione della Signora Warren, salvo metterne alla berlina i clienti famosi. Ma non si tollerano i mentitori. E nemmeno i furbi.

God save the Queen e, se possible, dia una mano anche a noi.


 

 
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