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Sabato 9 Agosto 2003 CENTOMOVIMENTI-NEWS Paolo DEL PAPA
Gli gnorri
Incredibile ma vero! Il governo da operetta è riuscito a trovare l’ultimo escamotage per sopravvivere a se stesso: l’indifferenza. Follini ignora gli insultoni di Bossi, che glissa sui rimproveri di Berlusconi, che fa orecchie da mercante alle proteste di Fini. Gli alleati della coalizione che non c’è hanno raggiunto il loro equilibrio: ognuno si fa gli affaracci suoi.

Una strategia vincente, un’ottima prova di coesione per l’attuazione di un programma comune di riforme. Il più tranquillo in assoluto è padron Silvio, che movendo i fili ha realizzato il suo antico disegno "uno per tutti, tutto per uno". Per quanto riguarda gli altri, il divertimento continua ad essere assicurato. Dispetti, litigi, voti contrari, ostruzionismo interno, voltafaccia con l’elettorato, tempo perso. Per la casa delle vacuità, chi va a Roma tiene stretta la poltrona, anche in Padania, tutto il resto è facilmente superabile con una buona alzata di spalle. Ci sarà da ridere quando, passata la stagione balneare torneranno sui banchi parlamentari le pensioni, la legge tv e la finanziaria su cui praticamente nessuno è d’accordo. Prevedibile un ulteriore rinvio di quella telenovela chiamata verifica, che slitta, slitta e non arriva mai. Per forza, più eloquente di così...

Ma è senz’altro sui temi seri che va ricercata la coerenza della classe politica del nuovo millennio, piena zeppa di riciclati. Nonostante una recessione ormai inevitabile, la bocciatura senza appello della Commissione europea al nostro dpef, una strisciante povertà crescente, maggioranza e opposizione trovano finalmente l’intesa, aumentandosi di un buon 15% le entrate dei gruppi alla Camera. Un ammontare di gran lunga superiore all’attuale tasso d’inflazione. Tutti d’accordo tranne Casini, uomo dal "democristiano" senso di colpa, che alla fine prende atto e incassa...

Ecco il qualunquismo politico del 2000. Quello che non vuol sapere di essere agli ultimi posti nell’esportazione, nella ricerca, nell’innovazione, nell’istruzione. Quello che campa di rendita, da destra a sinistra, e finché la greppia è ricca, ne approfitta. Quello che un modo per convivere lo trova sempre e comunque, sui fasti di una campagna promozionale senza fine, sui resti di un Paese da spartire con ineffabile nonchalance. La classe dirigente prosegue il suo ininterrotto periodo di ferie tra feste e cazzeggiamenti, mentre Tangentopoli si riaffaccia pericolosamente sulla scena di degrado spianata da anni di leggi inique e attacchi alla Magistratura. Buone vacanze.

Il giudizio è unanime, la condanna pure...


 

 
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