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Mercoledì 20 Agosto 2003 ESPRESSO on-line Giampaolo PANSA

Il leone mistico e il Cav al femminile
Il premier come un padreterno capace di elevare il mistero della vita.
Comincia così la beatificazione del leader forzista

In altri tempi, avrei suggerito al cavalier Silvio Berlusconi di non servirsi più dell´aiuto di Sandro Bondi, portavoce di Forza Italia. L´avete di sicuro presente il personaggio: è quel signore dall´età indefinibile, di colorito cereo, stempiato, la voce flautata, i modi curiali, che ogni sera compare nei tigì e dichiara qualcosa. La dichiara sempre dentro la stessa scenografia: forse il suo ufficio o il suo salotto privato, nel quale campeggia una foto racchiusa in una cornice preziosa. La foto, manco a dirlo, è del suo principale: il premier, il capo del partito, il leader mandato dalla Provvidenza a salvare l´Italia dai comunisti, ma prima ancora a ispirare le setose parole di Bondi.

Fin qui, tutto bene, o quasi: nessun motivo per un licenziamento in tronco. Però, da qualche giorno, dopo la pubblicazione delle cinquecento e passa pagine della sentenza Imi-Sir, il soavissimo Bondi ha cambiato natura. Di colpo, ha messo fuori denti aguzzi e artigli che straziano. Da pacifico idolatra del Cavaliere, si è mutato in un crociato con lo spadone sguainato. E come primo gesto guerresco ha proposto l´ormai famosa commissione parlamentare che mandi al tappeto la Spectre bramosa di diventare padrona del paese. Un´associazione a delinquere dai fini eversivi che, nella visione stralunata di Bondi, si fonderebbe su tre soggetti capaci d´ogni nefandezza: le sinistre, le toghe rosse e il gruppo editoriale Espresso-Repubblica.

Dopo questo primo assalto, Bondi è passato subito al secondo gesto di guerra: una lunga intervista a un quotidiano non ostile al Cavaliere, ´Libero´ di Vittorio Feltri. Ma in questo caso ha commesso un errore fatale: si è lasciato intervistare dal giornalista sbagliato, Renato Farina. Perché sbagliato? Perché Farina è un trapano dolce, mira al sodo, ossia al risultato professionale, e cerca di cavare dal personaggio che ha sotto mano il meglio o il peggio di quel che porta dentro di sé, nelle anse più nascoste dell´animo. Farina ha fatto lo stesso con Bondi. Lo ha trapanato nel profondo. E poi ha stampato l´esito dell´intervento su ´Libero´ di domenica 10 agosto.

Vogliamo cogliere fior da fiore in questa autoanalisi bondesca? Leggete qua. Essere moderati "vuol dire realizzare con la politica i principi cristiani e liberali a 360 gradi. Questa è Forza Italia, questo è il cuore dell´azione politica del centrodestra. La sinistra vuole impedircelo, con ogni mezzo. Dobbiamo contrastarla, o l´Italia non sopravviverà". Anche se gli alleati recalcitrano a certe misure, come la commissione anti-giudici, "di fronte a una opposizione che attraverso la magistratura si fa eversiva, noi di Forza Italia passi indietro non ne facciamo più. Saremo sempre forza di stabilità, siamo maturi. Ma siamo la guida".

E ancora: ecco l´infamia "di una certa magistratura che svergogna l´Italia, culla del diritto e del senso cristiano dell´umanità. La commissione d´inchiesta è niente rispetto a quello che scriveranno gli storici su questo periodo della nostra storia". "A sinistra mi odiano profondamente. Mi aspetto tutto il male. Brutti scherzi, in tutti i sensi. Li conosco bene, posso aspettarmi di tutto". Per fortuna, sulla loro strada, le sinistre "hanno trovato un ostacolo chiamato Berlusconi, e questo non glie lo perdoneranno mai. Ma è per questo che Berlusconi è già nella storia".

Certo, quel dio del Berlusca! Quanta differenza rispetto ai capi di An e del Cdu: "Oggi ci sono troppi leader impazienti. La loro auto-sopravalutazione può provocare molti guai, soprattutto per loro stessi, se non viene contenuta... Berlusconi è un´altra cosa: c´è una forza morale, religiosa, umana. Berlusconi incarna una nuova politica, dei valori e del fare. È una politica che definirei femminile".

"Questa è una gaffe" osserva Farina, forse un tantino maschilista. Ma Bondi, marmoreo, continua: "Intendo una politica che concepisce il potere come uno strumento per aumentare il benessere e la libertà dei cittadini. E ha come scopo quello di umanizzare la società. Aderisce alla realtà misteriosa della vita che viene elevata attraverso l´intelligenza del cuore".

"Un leone mistico": così ´Libero´ definisce Bondi. Ma servono i mistici, ancorché leonini, per fare da portavoce a un partito? Nel mio piccolo, penso di no. Tuttavia il Cavaliere al femminile, immensamente più grande di un bestiarista, non licenzierà il suo Bondi. Lo manterrà dove sta. E gli farà sparare sempre nuove bordate gonfie di fede religiosa nelle virtù del capo, nel suo "messaggio ideale e morale", nella sua vocazione a umanizzare questa laida società, nella sua miracolistica capacità di elevare non si sa bene a quale altezza la realtà misterica della vita...

Tutta robaccia e nemmeno nuova. Chi ha i capelli bianchi l´ha già incontrata in altre epoche, sempre finite male. Ma c´è un problema. E stavolta riguarda noi che ci opponiamo al Berlusca. Se i suoi pasticcioni, incompetenti e trafficanti si nascondono dietro i mistici alla Bondi, che cosa faranno i mistici che stanno nelle nostre file? Ci sono anche loro, purtroppo. E sembrano capaci di combinare soltanto sfracelli. Per questo ne riparleremo.


 

 
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