Russi 23-09-95

Al Presidente della Repubblica Italiana

p.c. al Procuratore Capo della Repubblica di Milano

p.c. al dott. Antonio Di Pietro

p.c. al direttore Avvenimenti

p.c. al dott. Floriano de Angeli

durante il periodo delle ferie ho letto alcuni libri tra cui quello del giudice Casson (Lo stato violato) e mi ha colpito molto favorevolmente la seguente considerazione (pag.10) : ".... la verita',la chiarezza e la trasparenza sono la vita stessa di ogni democrazia,... e' indispensabile conoscere(e possibilmente sradicare) i mali del passato, se si vuole creare o almeno sperare in un futuro migliore. La conoscenza e' un valore assoluto e fondamentale,sia per una societa' che per un individuo,valore di cui non e' mai possibile fare meno."

Poiche' condivido totalmente questa riflessione del giudice di Venezia faccio sentire la mia voce come in data 13-08-94 in cui ho spedito una lettera pervenuta al Quirinale il 18-08-94 e protocollata dal centro computerizzato come la n. 887. In quella lettera,in qualita' di semplice cittadino sottoposto al rispetto della Costituzione Italiana per quanto concerne i Doveri ma anche tutelato dalla medesima per quanto concerne i Diritti, denunciavo la grave violazione dell'art. 21 avvenuta durante la campagna elettorale delle elezioni politiche 1994 per la mancata conoscenza da parte del Popolo Italiano del reato penale di falsa testimonianza di cui si e' reso responsabile il cittadino Silvio Berlusconi in data 27-09-88 davanti al Tribunale di Verona. Ero a conoscenza di questa notizia gia' dalla primavera del 1994 poiche' da una puntata di Tempo Reale, nella quale era ospite il giornalista Giovanni Ruggeri, avevo saputo della riedizione del libro "Berlusconi inchiesta sul Signor TV." che e' stato pubblicato nella prima edizione nel marzo 1987 dalla casa editrice Editori Riuniti.

Le vicissitudine e gli ostacoli incontrati dagli autori del libro prima e durante l'uscita del libro mi avevano allertato gia' in quegli anni e quindi lo cercai in libreria ma non riusci' a trovarlo perche' come dicono gli stessi autori nella premessa della edizione del febbraio 1994,il libro nel marzo-aprile 1987 ando' esaurito in tre settimane e "benche' il successo di vendite fosse comprensibile ed evidente,forte era il sospetto che parte della tiratura fosse sottoposta a una sistematica opera di "rastellamento" da parte di "mani ignote".

Poiche' l'impedimento della conoscenza della Verita' e la violazione del diritto di essere informato e' un sopruso che non accetto di subire a qualunque costo, anche al prezzo della mia vita stessa, il non poter leggere questo libro mi diede molto fastidio. Purtroppo le conoscenze che avevo a quel tempo non mi permettevano di arrivare a trovarlo e, sebbene a malincuore , dovetti rinunciarvi. Seppure con molto fastidio, per l'alone di censura che lo circondava, "dimenticai" il libro anche perche' sebbene mi incuriosisse molto, in fondo si parlava di un signore che partendo da comuni condizioni economiche familiari facendo l'imprenditore aveva ottenuto successo e nel periodo dell'uscita del libro, guadagnava bene facendo TV commerciale; pensai, per dare una giustificazione alla mia rassegnazione, che tutto sommato quel signore, con le sue molteplici attivita', non interferiva nella mia vita di cittadino per cui non valeva la pena impegnarsi ulteriormente per capire il motivo della difficolta' di reperire nelle librerie il  libro.

Quando pero' ho saputo che il cittadino Berlusconi ventilava l'ipotesi di entrare in politica mi sono immediatamente ricordato di quel libro che non ero riuscito a trovare e si e' riaperta la "ferita" derivante dall'impossibilita'di non aver potuto leggere quel libro e sapere che cosa vi fosse dietro ai problemi di pubblicizzazione del medesimo. Mi sono nuovamente attivato per cercare quel libro anche perche' nel frattempo, seguivo su Rete Mia la trasmissione "Vietato ucciderci" del giornalista Gigi Moncalvo, che aveva lavorato per Canale 5 e che definiva il libro in questione, un documento basilare per conoscere il personaggio Berlusconi.

(A proposito della trasmissione "Vietato ucciderci" , improvvisamente interrotta senza alcuna comunicazione al pubblico, sarebbe interessante indagare per conoscere alcuni meccanismi di manipolazione dell'informazione.) Poiche' Berlusconi ventilava l'ipotesi di scendere in politica (secondo semestre 1993) cadevano le motivazioni che mi avevano portato a rassegnarmi nella ricerca il libro. Provvidenzialmente la case editrice Kaos ha pubblicato la riedizione che ora si trova in libreria e finalmente ho potuto, leggendo il libro, cercare di capire per quale motivo era stata ostacolata la diffusione al pubblico della edizione degli Editori Riuniti.

La lettura del libro e tutta la storia del personaggio e' stata per me sconvolgente ma la cosa che mi ha maggiormente colpito e' stata la notizia della falsa testimonianza, resa per minimizzare la iscrizione alla Loggia segreta P2 (che gia' conoscevo in quanto nel frattempo avevo avuto l'occasione di conoscere la rivista Avvenimenti e la pubblicistica della Libera Informazione Editrice). La conoscenza di questo precedente del cittadino Berlusconi, conseguente alla iscrizione alla Loggia P2, ha fatto scattare in me un allarme che mi ha portato a concentrare molta attenzione sul personaggio. Per questo motivo,dalla primavera del 1994 fino ad oggi, poiche' avvertivo sempre piu' minacciata la legalita' e la democrazia nel nostro Paese, ho dedicato e dedico quasi tutto il mio tempo libero, che preferirei dedicare a cose piu' piacevoli e rilassanti, per documentarmi sempre meglio sul passato del Berlusconi, sull'operato del Governo da lui presieduto, sulla attuale evoluzione della situazione politica e giudiziaria e sulla diffusione della notizia della falsa testimonianza.

La conoscenza del passato del cittadino Berlusconi, l'analisi dei fatti avvenuti nei 7 mesi del prededente Governo, le risposte che ho ottenuto sia da giornalisti sia da politici alle iniziative che da solo portavo avanti per diffondere la notizia della falsa testimonianza e per sensibilizzare sulla importanza e sulla gravita' della stessa, mi hanno portato a conclusioni molto tristi per il futuro che attende questo Paese, se non si porra' un drastico rimedio alla inacettabile distorsione e manipolazione esistente nel campo della informazione. E sulla base di quanto e' successo da un anno e mezzo ad oggi, e' scontato attendersi che le tensioni e i pericoli che attraverseranno il Paese saranno crescenti, causati dagli indispensabili chiarimenti che saranno dati alla pubblica opinone dai procedimenti giudiziari in corso a vari stadi nel loro iter procedurale che riguardano in particolare mafia, corruzione e conseguenti inquinamenti.

In proposito e' inquietante e inaccettabile, sebbene dal punto di vista formale e legale permesso, il comportamento della Fininvest e quindi dell'ex-Presidente del Consiglio, riguardo la vicenda dei documenti che la Magistratura Svizzera ha deciso di inoltrare alla Procura Milanase. E' inquietante e inaccettabile l'atteggiamento di Berlusconi, perche' come uomo politico che aspira a ricoprire una delle massime cariche dello Stato, dovrebbe dare esempio di massima chiarezza e trasparenza, ed invece, mentre giura di non aver mai violato il codice, e quindi di non avere nulla da nascondere, in realta', con l'atteggiamento assunto nelle procedure giudiziarie, alimenta sospetti e dubbi, ed ostacola di fatto un rapido chiarimento sulle sue passate eventuali responsabilita', dichiarandosi poi vittima di accanimento persecutorio nei suoi confronti per giustificare, alla opinione pubblica, l'attenzione dedicata a lui e alle sue imprese dalla magistratura.

Da un lato il giudice D'Ambrosio ha dichiarato che la Procura Milanese chiuderebbe alcune inchieste che lo riguardano in pochi giorni, se i magistrati inquirenti avessero la diponibilita' immediata dei documenti sequestrati dalla Magistratura svizzera; dall'altro, come trasmesso dal canale televisivo RAIUNO in primavera del 1995, nell'ambito di un servizio andato in onda in seconda serata, il Berlusconi, da provetto tribuno televisivo, con tono di voce crescente e eccitata, (nella cassetta allegata vi e' la registrazione ricavata dal servizio televisivo) affermava : "Come si fa ad essere sereni di fronte alle cose che stanno succedendo adesso,che sono gia' successe e che potrebbero succedere quasi nell'indifferenza generale. Ma ci rendiamo conto di quello che e' gia' capitato ?"... [ricorda il vertice di Napoli contro la criminalita' organizzata] "...cosa fanno questi signori del Pool di Mani Pulite ? ..." ...[ricorda l'invito a comparire emesso dalla Procura milanese,lamenta le modalita' e la pubblicizzazione data alla notizia prima che fosse a lui recapitato l'invito]... "...a cinque mesi data da quel giorno non sono riusciti a trovare una prova ne' scritta ne' orale che abbia potuto mandarmi a giudizio, non hanno potuto fare la richiesta di rinvio a giudizio. Hanno lavorato su una presunzione su una illazione contro il Presidente del   Consiglio, contro il loro Paese; questa non e' una Repubblica dei giudici, questa e' una Repubblica dei giustizieri. E noi questo non la possiamo accettare."

Fatta questa premessa, in cui ricordato fatti obiettivi e in cui ho espresso miei considerazioni opinabili, ritorno all' argomento che gia' ho denunciato nella lettera del 13-08-94 :

Il cittadino Berlusconi con la sentenza N. 97 N. 215/89 del Reg.Generale della Corte di Appello di Venezia,in giudicato il 13-02-91, e' stato riconosciuto colpevole del reato penale di falsa testimonianza per avere falsamente dichiarato, in sede di interrogatorio dinanzi al Tribunale di Verona,in data 27.09.88, di essersi iscritto alla Loggia P2 in un periodo di poco anteriore allo scandalo e di non avere mai pagato una quota di iscrizione alla loggia P2 di Gelli Licio. Nella medesima sentenza si dichiara non doversi procedere, in ordine al reato di falsa testimonianza, nei confronti di Silvio Berlusconi per essere il reato estinto per amnistia. Pur tuttavia nella medesima sentenza si afferma che il Berlusconi ha compiutamente realizzato gli estremi obiettivi e subiettivi del contestato delitto interrogato in qualita' di teste-parte offesa dinnazi al Tribunale Penale di Verona.

Essendo intervenuta l'amnistia il reato e gli effetti penali sono stati estinti ma non puo' essere cancellata la responsabilita' morale del reato compiuto. Questo precedente penale e' di tale gravita' che preclude la possibilita' a qualunque cittadino di ricoprire un incarico istituzionale come la Presidenza del Consiglio fino a quando non e' conosciuto dall'opinione pubblica. Poiche' la credibilita' deve essere per un politico una delle principali qualita', solamente una investitura popolare ottenuta con un voto libero e cosciente da parte di un Popolo informato e consapevole, puo' rimuovere questa preclusione. La grande stampa, il servizio pubblico radiotelevisivo e la stampa delle forze politiche "nemiche", da quando Berlusconi si e' proposto al Popolo Italiano non hanno, fino a questo momento, certamente adempiuto a questo dovere, per cui solo un settore molto ristretto dell'opinione pubblica, che legge libri e stampa specializzata, conosce questo precedente penale del cittadino Berlusconi.

Perdurando questa situazione di disinformazione della pubblica opinione (di cui questo caso e' per me in questo momento l'esempio piu' eclatante), il Paese rischia di precipitare in una situazione molto pericolosa. I sette mesi del Governo Berlusconi, caratterizzati da pressoche' quotidiani contrasti Istituzionali e da ostacoli continuamente frapposti alla Magistratura nell'espletamento dell'accertamento della Verita', hanno rappresentato una spia inequivocabile di che cosa potra' succedere nel Paese se, perdurando la situazione di disinformazione, si arrivera' ad un voto popolare in cui l'elettorato non e' cosciente e responsabile delle opzioni che gli vengono offerte. Perche' si possa considerare legittimo e democratico un Governo derivante da elezioni popolari, occorre che il cittadino sia correttamente informato. Non si puo' certamente affermare che un Popolo sia correttamente informato quando la stragrande maggioranza delle persone, a causa di una colpevole censura, non conosce una notizia come quella citata. Purtroppo in Italia, in questo ultimo decennio, a causa anche di una incosciente e inspiegabile miopia della Sinistra, ad un imprenditore come Berlusconi e' stato concesso di conseguire un enorme potere di condizionamento sul mondo dell'informazione, sia in forma diretta, attraverso la proprieta', sia in forma indiretta attraverso il possesso di un ampio settore del mondo pubblicitario. Ricordando il basso tasso di istruzione della maggioranza della popolazione italiana (dal censimento 1991 si desume la seguente situazione : laureati 3.6%, diplomati 18.2, licenza media inferiore 30.7%, alfabeti privi di titolo o con licenza elementare 45.4%) si puo' facilmente concludere che in larghi strati della pubblica opinione e' limitata la capacita' di spirito critico e quindi elevato il margine di condizionamento attuato per mezzo del sistema televisivo, che nella nostra societa' costituisce di gran lunga il canale principale di informazione.

Diretta conseguenza di questa situazione e' l'abnorme potere di suggestione e conseguente dipendenza dai tribuni televisivi presenti in particolare sulle reti Fininvest e in misura minore alla RAI. Per i motivi citati,al fine di ristabilire nel Paese una situazione di corretta e equilibrata informazione, saranno necessari diversi anni per cui, anche una legge perfetta sulla par condicio che assicuri pari opportunita', (solo ipotetica considerando l'enorme sbilanciamento attuale) non potra' garantire pari opportunita' in assoluto nel breve periodo, essendo impossibile comprensare,nei 7-8 mesi che ci separano dalle elezioni, ai danni prodotti nel passato.

A riguardo, nelle ultime vicende referendarie, la campagna elettorale prima e l'esito poi dei referendum sulla regolamentazione del sistema radiotelevisivo, sono emblematici. Per le considerazioni or ora sviluppate, nella grave situazione economica e istituzionale in cui si trova il Paese, le scelte che saranno fatte da coloro che detengono ora le maggiori responsabilita', saranno decisive per il futuro della Democrazia del nostro Paese, e prevarra' la legalita' sulla illegalita' se la Magistratura potra' colpire e perseguire fino in fondo chi ha violato il Codice Penale, altrimenti in caso contrario si avra' che la illegalita' prevarra' sulla legalita', con tutti i pericoli e le violenze conseguenti, se di fatto otterranno l'impunita' coloro che hanno violato il Codice Penale, grazie all'approvazione di leggi che di fatto bloccheranno la Magistratura nell'espletamento del proprio compito istituzionale impedendole eventualmente di colpire chi oggi si fa forte del consenso popolare ottenuto il 27-03-94.

Per tutto quanto detto finora, faccio sentire la mia voce pur considerandomi un semplice cittadino, perche' non appartengo alla categoria di coloro che in presenza dell'espandersi della illegalita' e della prevaricazione di questi anni, giudicando ineluttabile la situazione, hanno tentato e cercano di convivervi, cercando di subire i minori danni possibili. Rifiutando di accettare passivamente questa evoluzione, ho sempre pagato prezzi molto alti per vivere coerentemente con gli ideali di onesta' e Giustizia trasmessi a me da mio padre operaio definito "comunista di sacrestia" perche' cattolico sensibile ai problemi sociali. Per vivere coerentemente questi ideali, ho accettato di fare anche il bracciante agricolo, pur essendo in possesso della laurea in ingegneria elettronica, e mi permetto far sentire nuovamente la mia voce ad un anno di distanza, perche' ritengo di avere il diritto di non accettare passivamente quanto sta avvenendo nel nostro Paese in questo momento, Paese nel quale sembra che le decisioni importanti vengano contrattate in incontri, che si cerca di tenere segreti, tra i leaders dei Poli opposti (Il Giornale 22-08-95 pag.5).

Sono perfettamente cosciente delle gravi affermazioni fatte, ma purtroppo i riscontri conseguiti dal luglio 1994 ad oggi nei contatti che ho potuto avere con rappresentanti del mondo dell'informazione, dei partiti e delle Istituzioni ( che elenchero' piu' avanti e che posso documentare), mi costringono a confermare quanto sostengo. Esempio sintomatico di quanto affermo e' l'articolo del 01-09-94 "Delitto e castigo" apparso sulla Voce. (articolo che allego) Il giornalista Montanelli ha scritto : "Berlusconi non e' uomo da avviso di garanzia, e tanto meno da manette. Nonostante l'amicizia che un tempo ci lego',io so poco dei suoi affari privati.Ma non credo abbiano mai intaccato il codice penale." Montanelli evidentemente o non e' a conoscenza della falsa testimonianza del Berlusconi oppure, essendone a conoscenza, commette una imperdonabile autocensura. Entrambe le ipotesi sono molto gravi anche perche' per un giornalista del suo valore non e' ammesso che ignori una notizia come questa che riguarda un personaggio molto conosciuto e con il quale ha avuto rapporti molto stretti. Per sapere chi ha diffuso questo notizia ho consultato il fascicolo d'archivio MM06/002 del Centro documentazione C.N. Albertario-Groppello Cairoli intitolato "Berlusconi e la P2:iscrizione e gli inganni della pubblica opinione".Da questo fascicolo ho ricavato che all'epoca del processo hanno parlato della sopracitata notizia i seguenti mezzi di informazione :

Repubblica con articolo del 14-02-90 : Berlusconi dal giudice per un interrogatorio sull'iscrizione alla P2.                                                                               Espresso con articolo del 25-02-90 : A domanda risponde-gli strasichi della P2.                                                                                                                        Repubblica con articolo del nov. '90 :Falsa testimonianza,amnistiato Berlusconi.                                                                                                                            Il   libro "Berlusconi 1" edito da Biblioteca e Centro Documentazione di Mafia Connection 1' edizione maggio 1993. riferimenti pag.19-25

Dal gennaio 1994,dopo la decisione di scendere in politica da parte del cittadino Berlusconi, mi risulta che la notizia sia stata diffusa da :

Berlusconi - una biografia non autorizzata-Claudio Fracassi-Michele Gambino Libri dell'Altritalia. supplemento al n. 7/1994 rivista Avvenimenti. riferimento pag. 30. Per questa pubblicazione e' in corso, presso la seconda sezione del Tribunale di Roma,un processo promosso per denuncia di diffamazione, da parte di Silvio Berlusconi, contro i giornalisti Fracassi e Gambino.                                                                                                                                                                                    Berlusconi inchiesta sul signor TV - Giovanni Ruggeri Mario Guarino Ed.Kaos  I' Edizione febbraio 1994-riedizione del libro del 1987Ed. Riuniti. riferimenti pag. 17-18   Archivio Berlusconi Cuccia & Co. - primo quaderno monografico della Biblioteca e Centro documentazione - giugno 1994 riferimento pag. 12.                            Berlusconi Gli affari del presidente - Giovanni Ruggeri Ed.Kaos novembre '94 riferimenti pag.8,136,140.                                                                                       Diario politico 1994 - Giorgio Galli - Ed. Kaos - gennaio 1995 riferimento pag. 101-102.                                                                                                                        Il venditore - Giuseppe Fiori ed. Garzanti prima edizione maggio '95 - riferimento pag. 50-51.

Con tutto il rispetto delle sopracitate fonti di informazione non si puo' certamente affermare che esse possano tutelare e garantire il diritto di informazione di una societa' come quella italiana nella quale il grande pubblico e' raggiunto oramai dal solo mezzo televisivo e in misura molto minore dagli organi di stampa. I mezzi di informazione radiotelevisivi pubblici e la stampa non hanno certamente fornito al Popolo Italiano la necessaria conoscenza di questo dato obiettivo, per cui il consenso ottenuto dal capo di Forza Italia non e' legittimato dal voto del 27-03-94, a causa della censura operata sulla diffusione della notizia nella stragrande maggioranza dei mezzi di informazione. Per questo motivo, la maniacale richiesta di permettere al Popolo Italiano di tornare alle urne per porre rimedio al ribaltone operato dalla Partitocrazia della I' Repubblica, rivendicando, per i risultati conseguiti con le elezioni del 27-03-94, il diritto di governare il Paese si fonda su un presupposto errato.

A ulteriore conferma della tesi che sostengo di una informazione parziale, incompleta per non dire ingannevole, cito il talk-show di RAITRE Tempo Reale e il quotidiano L'Indipendente, considerati facenti parte dell'informazione, solo all'apparenza "ostile" al Berlusconi. Dal 25-07-95 L'Indipendente sta pubblicando il riassunto del libro "Gli affari del Presidente" di Giovanni Ruggeri edito da Kaos Edizioni. Chi ha fatto la sintesi ha ritenuto bene negare al lettore del giornale, la occasione di conoscere questa notizia poiche' non e' stata pubblicata l'introduzione del libro,nella quale l'autore menziona la notizia, e la parte del capitolo "Associati a delinquere", pubblicato il 22-08-95, in cui Ruggeri ricorda la falsa testimonianza (riferimenti nel libro a pag. 8,136,140). Come si giustifica una omissione simile ?                               

Nella puntata di Tempo reale del 13/04/95 in cui era ospite Berlusconi, nessun giornalista ha ricordato i precedenti piduisti, "gli appoggi e finanziamenti al di la' di ogni merito creditizio"(relazione Commissione Parlamentare di inchiesta sulla P2 - 12 luglio 1984 - pag. 120), la falsa testimonianza; il tema scabroso dei guai giudiziari della Fininvest, e dell'invito a comparire alla Procura di Milano, che doveva rappresentare un nervo scoperto per il Berlusconi, e' servito invece a sollevare il polverone che ha coinvolto il dott. Di Pietro nella inchiesta giudiziaria ancora in corso presso la Procura di Brescia, e ad innescare una polemica con gli ex-colleghi della Procura di Milano, proprio quando la stessa Procura di Milano sta lavorando sulle inchieste giudiziarie al centro delle polemiche. Il risultato conseguito con questo polverone e' l'incremento della confusione nella pubblica opinione, confusione che e' alimentata anche dai canali televisivi del gruppo Finivest;esemplari in proposito sono la rubrica dell'on. Sgarbi su  Canale 5 e quella del giornalista Liguori su Italia 1, per limitarsi alle situazioni piu' eclatanti. Di questa campagna di disinformazione, manipolazione della verita' e discredito generale, cito anche la "Autobiografia di un inquisitore" dedicata al dr. Borrelli in particolare, ma anche a tutti i componenti del Pool di Mani Pilite, pubblicata nei Quaderni di Critica Sociale editi da Giornalisti Editori. Nel quadrante posteriore dell'opuscolo, il Dr. Borrelli e' definito una "personalita' che ha contribuito a capovolgere i principi fondamentali del diritto". Nella introduzione, curata dall'on. Tiziana Maiolo, deputata di Forza Italia, si legge a pag. 7 : "se il tribunale civile accogliesse la richiesta della Procura [circa il commissariamento di Publitalia] si potrebbe trascinare Silvio Berlusconi nella polvere. Si realizzerebbe cosi' il sogno del Grande partito Inquisitorio". Leggendo tutto l'opuscolo, se non si e' sufficentemente informati, si rischia di giungere alla conclusione che i magistrati della Procura Milanese non perseguirebbero l'obiettivo di garantire la Legalita' in questo Paese, ma che utilizzerebbero tutte le risorse che lo Stato mette a loro disposizione, per trovare, a tutti i costi, un peccato veniale che qualunque essere umano ha nel proprio passato, per incastrare un benefattore della Nazione. Termino qui la lettera, attendendo con fiducia risposta sulle modalita' con le quali la Presidenza della Repubblica, garante della Costituzione, intenda tutelare il rispetto dell'art. 21, clamorosamente violato dalla censura operata fino a questo momento, dalla quasi totalita' dei mezzi di informazione. Se questo diritto, per me irrinunciabile, sara' violato anche nella futura campagna elettorale, con elevata probabilita' il Popolo italiano, per i motivi che ho indicato, optera' per chi garantira' il dominio dell'illegalita' e della prevaricazione; non per vilta' ma per una profonda e incomprimibile esigenza personale, sara' inevitabile per me, anche accettando condizioni economiche disagiate, trasferirmi in un Paese civile in cui i diritti inalienabili siano garantiti, oltre che nella Costituzione, anche nella realta'.

Allego l'elenco delle sollecitazioni principali da me rivolte a professionisti dell'informazione e ad avversari politici di Berlusconi per chiedere giustificazione della censura della notizia. Di tutte le principali iniziative che ho fatto conservo documentazione che e' sia scritta che audiovisiva in alcuni casi. Menzionero' anche episodi che hanno visto protagonista il leader di Forza Italia, in cui il Berlusconi ha messo in dubbio la credibilita' di diverse persone che ricoprono anche le piu' alte cariche dello Stato.

Marzo '94 lettura del libro di Guarino e Ruggeri per documentarmi su Berlusconi.

12-04-94 Alla Corte di Appello di Venezia per verificare personalmente della esistenza della sentenza n. 97 N. 215/89 Reg.Gen.Ho fatto pure domanda per ottenere una copia della medesima sentenza.

23-04-94 spedizione di lettera raccomadata precisando le motivazioni per ottenere la copia della sentenza in oggetto,come da lettera 940423.DOC

24-04-94 esposizione di cartelli davanti alla Chiesa Arcipretale di Russi (come riportato dal quotidiano locale La Gazzetta di Ravenna del 25-04-94)

24-05-94 ritiro della copia della sentenza alla cancelleria della Corte di Appello di Venezia tra le ore 10:00 e le 10:30 -

25-07-94 invio di un fax alla attenzione dei direttori di : La Voce,Avvenimenti,Espresso, La Repubblica,Corriere della Sera,Il Messaggero,La Stampa,Europeo.

04-08-94 telefonata ore 19:00 : contattata Marina Merella dell'Espresso. ore 19:30 contattata telefonicamente Valeria Barboni (Unita'). ore 20:00 contattata Roberta Visco di Repubblica. ore 20:10 contattato sig. Ronchetti (Stampa). Lo scopo di queste telefonate era di capire se vi era la disponibilita' di pubblicare la notizia.

10-08-94 ore 15:30 contatto telefonico con Margherita Vigano' per sentire quale disponibilita' vi poteve essere da parte dell'Europeo per rendere pubblica la sentenza.

11-08-94 Fax a Floriano de Angeli ore 17:26

12-08-94 telefonata alla redazione del TG3 ore 22:30 - contattato il redattore del TG3 Giancarlo Agostinelli.

13-08-94 Spedizione di lettere raccomandate dall'ufficio postale di Monghidoro come da distinta: Presidente Repubblica,Presidente del Senato,Presidente Camera Procuratore Capo della Repubblica di Milano Responsabile politico Messaggero Roma, Direttore Tg3 Giubilo, Direttore GR1 unificato Livio Zanetti, Direttore TG2 Garimberti Direttore TG1 Volcic, Ronchetti redaz. Torinese Stampa, Margherita Vigano' segreteria Europeo Milano, Roberta Visco redaz. Repubblica Roma, Giancarlo Mazzucca La Voce Milano, Dott. Sergio Stimolo redaz. Corriere Milano, Marina Merella Espresso Roma,Valeria Barboni redaz. Unita' Roma -

13-08-94 fax alla redazione del TG3 dopo contatto telefonico col giornalista Agostinelli.In telefonate successive mi ha garantito che aveva messo sul tavolo di lavoro di Santoro, in evidenza, la documentazione che avevo inviato. In quel periodo il giornalista Santoro era in ferie.

14-08-94 presentazione alla caserma dei CC, con richiesta di permesso, del testo di un cartello da esporre in pubblico nel territorio del comune di Monghidoro (BO) Dopo alcuni giorni dalla presentazione della richiesta sono stato invitato a desistere perche' mi sarebbe stato sequestrato. Con la mia azione infatti violavo l'articolo 595 c.p.

Non convinto di quello che mi era stato detto nella caserma dei CC di Monghidoro, ho acquistato il libro "Il Codice Penale" della Ed.Piacenza 1994 e ho trovato a pag. 1397 la seguente affermazione :

"Con particolare riferimento alla diffamazione,alla stregua dell'art. 21 della Costituzione che garantisce a chiunque il diritto alla libera manifestazione del pensiero, nel caso di una persona che dia notizia di fatti veri offensivi dell'altrui reputazione, l'illegittimita' dell'azione resta esclusa quando la facolta' di informazione risulti esercitata per necessita' o comunque per ragioni che valgano a legittimarla,come possono essere l'interesse oggettivo alla comunicazione diffamatoria di colui che ne e' l'autore e di coloro che ne sono i destinatari. (Cass. pen. sez. V,4 agosto 1992,n. 8703)."

La conoscenza da parte della pubblica opinione della falsa testimonianza resa da un cittadino che fino a poco tempo fa aspirava a una delle piu' alte Cariche Istituzionali del Paese e che ora, dopo le dichiarazioni rese a Cernobbio, alla piu' alta carica dello Stato ("Presidente si',ma della Repubblica" Indipendente 3/4-09-95), ritengo che legittimi la comunicazione diffamatoria.

15-08-94 fax alla agenzia di stampa ANSA di Roma dopo contatto telefonico con sig. Bettinelli.

16-08-94 Spedizione di lettere raccomandate con ricevuta di ritorno dall'Ufficio postale di Castenaso come da distinta e da ricevute di ritorno a ADN Kronos Roma,AFP Roma,AGI Roma,Reuteurs Roma,Associated Press Roma,e Gruppi Parlamentari : Progressista Camera,Pds Senato,Partito Popolare Senato,Verde Senato,Partito Popolare Camera,Misto Senato,Rifondazione Comunista Camera,Misto Camera,Rifondazione Comunista Senato -

16-08-94 fax alla agenzia Reuters e Associated Press di Roma.

19-08-94 fax all'attenzione di Michele Gambino ore 10:33

01-09-94 articolo di Montanelli - Delitto e castigo - allego copia del medesimo articolo

03-09-94 telefonata alla redazione del TG3 : Agostinelli mi ha detto   che ha trasmesso la documentazione da me inviata anche al direttore del TG3 e che informera' pure Santoro (vice-direttore) ancora in ferie.

03-09-94 telefonata ore 21:30 per parlare a Valeria Barboni (Unita') : era assente.

03-09-94 telefonata all'Espresso ore 22:00 Roberta Visco al mi ha detto che la mia lettera non era ancora arrivata.

06-09-94 telefonata al direttore dell'Europeo Lamberto Sechi.Si e'rifiutato di parlarmi al telefono e tramite la segretaria mi ha comunicato che aveva ricevuto la mia lettera,l'aveva valutata ma poi aveva ritenuto opportuno non pubblicarla.

11-09-94 lettera a dott. Antonio Di Pietro presso la Procura di Milano

12-09-94 Al festival nazionale dell'Unita' : con 2 cartelli per stimolare Montanelli,Mieli,Pansa,D'Alema,La Rocca a parlare della falsa testimonianza. Mi ero recato con diverse ore di anticipo sull'inizio del dibattito per essere in prima file e per esibire ai giornalisti il contenuto seguente :

³ Silvio Berlusconi il 27-9-88 ha violato l'art. 373 C.P. ³

³ per falsa testimonianza al Tribunale Penale di Verona ³

³ ³

³ Con sentenza N.97 N.215/89 Reg.Gen. la Corte di Appello ³

³ di Venezia ha estinto il reato per effetto di amnistia ³

³ ³

³ ma ha riconosciuto la mancanza di evidenza della prova ³

³ di innocenza del Berlusconi per il contestato delitto. ³

II' cartello

³ La informazione e l'opposizione finora non hanno ³

³ comunicato alla pubblica opinione questa notizia. ³

³ ³

³ E' ora nel rispetto della opinone pubblica si ponga fine³

³ a questa ingiustificata censura,per il bene del Paese. ³

Mezz'ora prima dell'inizio del dibattito,agenti della Digos di Modena, dietro segnalazione del servizio d'ordine del PDS che per correttezza avevo preavvertito,mi hanno sequestrato i cartelli che tenevo arrotolati e che avrei mostrato ai giornalisti durante il dibattito.

15-09-94 risposta del deputato di Rifondazione Comunista Bielli - unica risposta ottenuta a tutte le lettere spedite ai vari Gruppi Parlamentari e ai vari Organi Istituzionali.

05-10-94 Alla Procura di Milano per presentare denuncia contro la RAI per la censura della notizia della falsa testimonianza di Berlusconi.

12-10-94 Telegramma a Livio Zanetti ore 12:04 per chiedere di parlare nella trasmissione su RAIUNO al caminetto della falsa testimonianza.

18-10-94 Fax all'attenzione di Mieli dopo telefonata alla sua segreteria 18-10-94 Fax all'attenzione del capo-redattore di Italia Radio dopo telefonata alla segreteria

03-11-94 Alla Procura di Milano per ritirare esito della denuncia fatta il  05-10-1994.

Dalla fine del 1994 al 02-07-95 telefonate a Italia Radio mandate in onda in diretta - di diverse telefonate fatte nel 1995, conservo la registrazione del mio intervento e delle risposte. Tra le telefonate di cui non ho documento ricordo una fatta con l'on. Di Muccio di Forza Italia presente in studio, al quale ho chiesto se era a conoscenza della falsa testimonianza del Berlusconi. Ha dichiarato di non essere a conoscenza di questo fatto. Ai primi del 1995 era presente in studio on. Sandra Bonsanti : mi ha detto che ne era a conoscenza e che in incontri pubblici diffondeva la notizia, pur non essendo convinta dell'efficacia di rendere pubblica la notizia.

18-01-95 Da Repubblica pag. 5 - Titolo : " Scalfaro ? Lo porterei davanti all'Alta corte." Nell'articolo del giornalista Vittorio Testa viene attribuita al Berlusconi la seguente affermazione : "Altro che impeachment, Scalfaro andrebbe portato davanti all'Alta corte per attentato alla Costituzione. E di noi due, chi ha maneggiato fondi neri non sono certo io. D'altra parte, Scalfaro da magistrato ha fatto fucilare una persona, invocandone contemporaneamente il perdono come cristiano. Beh, l'uomo e' questo."

18-01-95 Corriere della Sera - pag. 3 - Titolo "Il Polo : Dini e Scalfaro ci hanno tradito. Il Presidente del Consiglio uscente : il capo dello Stato non ha rispettato la promessa di andare alle elezioni entro il 15 giugno".

02-02-95 Nella puntata di Tempo Reale il direttore della Repubblica Eugenio Scalfari, dopo aver ricordato un brano della Commissione Parlamentare di inchiesta sulla Loggia P2, in cui si affermava che "alcuni operatori (Genghini,Fabbri,Berlusconi ecc.) trovano appoggi e finanziamenti al di la' di ogni merito creditizio" e' stato apostrofato, davanti milioni di telespettatori, con gli epiteti "bugiardo e calunniatore" dal Berlusconi collegato al telefono senza alcuna reazione immediata da parte del giornalista. Mi sono chiesto, quando ho assistito alla puntata e mi chiedo ora, riflettendo su questo episodio, come mai un giornalista cosi' navigato e "nemico" del Berlusconi, non si sia ricordato di quanto successo il 27-09-88 davanti il Tribunale di Verona e abbia incassato tali epiteti senza batter ciglio, durante la diretta televisiva. Ho letto sul Corriere della Sera del  04-02-95 che Scalfari, per rimediare all'onta subita, ritenendosi diffamato, ha sporto querela, nei confronti del Berlusconi, due giorni dopo, quando pero' il risultato in termini di immagine era gia' stato incassato dal Berlusconi, che ha potuto, grazie alla "complicita'" dell'atteggiamento tenuto da Scalfari, negare gli ipotetici finanziamenti sospetti concessi dal Banco Ambrosiano ed altre banche.

04-03-95 Telefonata a Italia Radio : in studio la giornalista Ida Bressa la conduttrice ha detto pubblicamente che non era a conoscenza della notizia -

11-03-95 - Dal giornale Repubblica pag. 1 : Titolo "Scalfaro e Dini, mentite. Ancora polemiche sulla data del voto. Berlusconi all'assalto. Il Quirinale : Giuro, mai promesso." Nell'articolo si legge : "Berlusconi torna all'assalto del Quirinale sulla data delle elezioni e accusa anche il Presidente del Consiglio (DINI) di avere inserito di sua iniziativa la questione delle pensioni fra i punti programmatici.

21-03-95 Telefonata a Italia Radio ore 9:15 in studio Luigi Berlinguer - ho accusato il PDS di non diffondere, con i mezzi di informazione a disposizione e la sua macchina organizzativa, la notizia della falsa testimonianza e di lasciare a giornalisti come Gambino,Fracassi,Ruggeri,Guarino, De Angeli l'onere di informare correttamente l'opinione pubblica.

22-03-95 Articolo di Michele Gambino su Avvenimenti - pag. 90 "Di questi tempi il cavalier Silvio Berlusconi sente di avere l'esclusiva della verita' : ha dato del bugiardo a piu' riprese, al capo dello Stato e al segretario del PDS. Scalfaro ha giurato di non essere un mentitore; D'Alema ha scritto una garbata lettera al proprietario della Fininvest proponendo la reciproca moderazione dei toni. Nessuno ha ricordato a Berlusconi che proprio lui dovrebbe evitare di distribuire patenti di mentitore a chicchesia." Nell'articolo Gambino documenta il testo della sentenza.

29-03-95 telefonata a Italia Radio ore 11:45 in studio Carmine Fotia e Maurizio De Luca

29-03-95 ore 17:00 circa consegnata al comandante CC di Russi fotocopia dell'articolo di Gambino pubblicato da Avvenimenti del 22-03-95.

29-03-95 telefonata ore 17:45 circa alla segreteria di Scalfari per lasciare gli estremi della sentenza.

02-04-95 telefonata alle ore 10:10 - in studio era presente on. Francesco D'Onofrio. Conservo la registrazione della domanda e della risposta ricevuta. Gli ho chiesto se era a conoscenza della falsa testimonianza e nella risposta ha tentato di negare l'iscrizione alla Loggia P2 e la sentenza della falsa testimonianza.Pur ammettendo di non conoscere quella sentenza in particolare, ha affermato che non dovrebbe ricoprire incarichi istituzionali chi abbia fatto parte della loggia P2.

04-04-95 Fatte 15 copie della raccolta delle principali iniziative fatte per diffondere la notizia e consegnate a persone di mia conoscenza.

05-04-95 telefonata a Italia Radio ore 10:50 - in studio il giornalista RAI Balassone. Conservo registrazione della domanda e della risposta. Risposta evasiva alle mie preoccupazioni espresse sulla liberta' di informazione del sistema informativo pubblico in particolare. La cronaca di questi giorni ci informa che questo giornalista appartiene al gruppo della Terza Rete RAI che e' in trattativa per il passaggio alle reti Fininvest.

26-04-95 telefonata al Quirinale ore 12:00 circa. Lo scopo della telefonata era di ottenere informazioni sulla lettera spedita il 13-08-94. Ho ottenuto il numero di protocollo e mi e' stato consigliato di inviare una seconda lettera piu' articolata e documentata se avevo materiale da aggiungere a quello inviato il 13-08-94.

Primavera 1995 - Speciale trasmesso da RAIUNO per documentare il Tour del leader dell'Ulivo e il Tour del leader del Polo : sopra ho riportato le gravi accuse lanciate contro il Pool di Mani Pulite.

06-95 telefonata al numero verde 167-203002 di Linea Tre per poter intervenire alla trasmissione di RAITRE. Era presente in studio il direttore dell'Unita' Walter Veltroni. Al telefonista ho dato gli estremi della sentenza e ho spiegato il motivo per cui chiedevo di intervenire nel corso del programma : avrei domandato a Veltroni quale pubblicazione del PDS, abbia dato questa notizia. La redazione della rubrica ha ritenuto opportuno cestinare la mia richiesta.

23-06-95 telefonata alle 16:50 circa a Italia Radio mandata in diretta : in studio on. Violante. Ho chiesto se e quando la stampa del PDS aveva pubblicato la notizia. Poiche' il mio intervento era seguente ad un'altra telefonata, nella risposta il vicepresidente della Camera ha risposto a chi ha fatto la domanda prima di me e al mio quesito non ha risposto. Conservo registrazione audio della domanda e della risposta.

26-06-95 telefonata a Italia Radio ore 11:00 circa - in studio Carmine Fotia e Giuseppe Caldarola : stessa domanda rivolta a Violante e risposta elusiva. Conservo registrazione audio della domanda e della risposta.

01-07-95 telefonata a Italia Radio ore 11:00 circa - in studio on. D'Onofrio. Ho fatto la telefonata per replicare alla risposta avuta il 02-04-85 da parte dello stesso. Ho confermato la veridicita' della iscrizione di Berlusconi alla Loggia P2 (che lui aveva messo in dubbio nella risposta del 02-04-95) e ho ricordato il numero di protocollo della sentenza della Corte di Appello di Venezia della cui validita' aveva dichiarato di dubitare. Conservo su cassetta la registrazione audio della mia domanda e della risposta ricevuta. Anche in questa risposta l'on. D'Onofrio ha avuto il coraggio di mettere in dubbio l'iscrizione di Berlusconi alla Loggia P2 e, pur ammettendo di non essere a conoscenza della sentenza della Corte di Appello di Venezia, ha anche tentato di negare la validita', sul piano etico, della medesima sentenza opponendovi sentenze inesistenti che negherebbero l'appartenza del Berlusconi alla P2. La risposta data dall'on. D'Onofrio e' sintomatica del livello inqualificabile della classe politica italiana che che si e' appiattita e allineata alla volonta' del leader di Forza Italia.

fine luglio '95 : dibattito nell'ambito del Festival dell'Unita' di S.Giovanni in Persiceto, Festival Nazionale di Italia Radio; il giornalista Federico Orlando intervistava on. Violante. Nella domanda rivolta al vicepresidente della Camera, ho espresso l'auspicio che il Popolo Italiano abbia la opportunita' di conoscere la notizia prima di essere chiamato a votare e quindi indirettamente chiedevo all'on. Violante un impegno per diffondere questa notizia. Per motivare e far comprendere il mio desiderio, ho citato i dati della iscrizione alla Loggia P2, gli articoli di giornale che avevano parlato del processo presso la Corte di Appello di Venezia, ho ricordato i problemi che avevo incontrato al Festival Nazionale dell'Unita' il 12-09-94. Nella risposta, l'on Violante ha affermato che le responsabilita' politiche dell'on. Berlusconi sono piu' gravi del reato in cui e' incappato il

27/09/88 e ha terminato la risposta alla mia domanda con una 'specie di barzelletta' su Berlusconi. Lo scopo della barzelletta era di illustrare il   "difetto" del Berlusconi di "credere troppo alle cose che dice", difetto che unito al talento di ottimo comunicatore, permette al Berlusconi di far passare per vera una cosa che non e' del tutto vera. Anche di questa domanda e della risposta ricevuta conservo la documentazione. In questo caso e' su videocassetta, e nella richiesta fatta dal giornalista Federico Orlando all'on. Violante per ricordargli la risposta che mi doveva e che nuovamente stava per negarmi, si nota un atteggiamento in parte irridente che io giustifico, considerando la perdurante censura che questi principi del giornalismo nazionale attuano, come una reazione di fastidio al martellante richiamo fatto in nome del rispetto del dovere deontologico.

fine luglio '95 : dibattito con la presenza di Carmine Fotia, direttore di Italia Radio in veste di conduttore e con la partecipazione di on. Giuseppe Giulietti,on. Mauro Zani,on. Valdo Spini. Dopo avere comunicato i dati obbiettivi sulla iscrizione alla P2, sulla sentenza, sulla censura della notizia, sulla conquista militare della RAI, etc., ho richiamato i rappresentanti del Polo di centrosinistra ad essere sensibili e accorti dei pericoli che minacciano la democrazia e la legalita' nel nostro Paese. Per questo li ho sollecitati a non sottovalutare il precedente penale del Berlusconi. Nella risposta l'on. Zani ha catalogato la diffusione della notizia della falsa testimonianza appartenente alla campagna di demonizzazione dell'avversario, campagna a cui il PDS non si presta perche' il partito combatte sul piano politico gli avversari e non sul piano giudiziario. Conservo registrazione,su cassetta video, del mio intervento e della risposta ricevuta dall'on. Giulietti e dall'on. Zani.

17-09-95 - Espresso n. 37 - pag. 58-59 Titolo : Memorandum / Berlusconi e il vecchio potere - Tuona il Cavaliere: al bando i boss della Prima Repubblica ! Ma e' un caso limite di faccia tosta. Se c'e' mai stato un uomo per tutte le cordate,anche losche,questi era ed e' Silvio. Leggere per credere. Nell'articolo c'e' un elenco delle principali date che testimoniano legami compromettenti. E' riportata la iscrizione alla Loggia P2 datata 26-01-78.  Dal 11-06-86, giorno in cui con decreto ministeriale francese, e' tolta a Berlusconi la concessione della Cinq, si passa al 15-12-88 in cui viene pubblicata dal Corriere della Sera una rivalutazione di Licio Gelli fatta da Berlusconi. E' assente la data del 27-09-88,in cui Berlusconi ha reso falsa testimonianza Ignorate pure sono la data della deposizione della sentenza : 23-10-90 e la data della esecuzione della sentenza 13-02-91. Mi sembra molto singolare questa dimenticanza, soprattutto ricordando che la stessa rivista ha pubblicato, come ho gia' ricordato, il 25-02-90 un ampio ampio articolo sul processo in corso presso la Corte di Appello di Venezia. Mi permetto di ritenere inquietante questa dimenticanza, come la omissione operata dal giornale l'Indipendente nella pubblicazione del libro di Giovanni Ruggeri "Gli affari del Presidente".

30-09-95 - quanto sta emergendo dalle inchieste giudiziarie in corso, la requisitoria del P.M. dott. Ielo e' l'ultimo esempio in ordine di tempo, permette di capire quali disegni criminosi e antidemocratici siano stati, e ancora adesso siano architettati e portati avanti da forze oramai non piu' occulte e segrete. Quanto e' emerso finora, a mio avviso e' solo l'assaggio di cio' che succedera' in futuro nel Paese, se alla Magistratura milanese sara' permesso di scoprire le verita' che si nascondono dietro le inchieste giudiziarie in corso e che riguardano anche il cittadino Berlusconi e le sue aziende.