fax spedito ad Avvenimenti il 31/01/96 ore 0:30 circa

                                                                                                                                                                                                                        Russi 30-01-96

Alla cortese attenzione di ANNIBALE PALOSCIA

Chi le scrive e' un lettore e un azionista - In data 07-10-95 e 09-10-95 ho inviato,con lettere raccomandate con ricevuta di ritorno,materiale che documenta il lavoro da me svolto per diffondere la notizia della falsa testimonianza di Berlusconi.

Il materiale da me spedito e' stato consegnato a Gambino. Con Gambino in data 2-12-95 ho gia' discusso di persona sulla opportunita' di insistere sulla diffusione di questo precedente di Berlusconi. Gambino giudica,a mio avviso erroneamente, poca proficua tale denuncia. Poiche' ho parlato oggi alle 15:00 circa con la segretaria di Fracassi,ho avuto come consiglio di rivolgermi a lei mediante un fax.

Non e' mia intenzione con questo fax argomentare sull'importanza della diffusione della notizia; nella documentazione che ho spedito vi e' materiale sufficente che suffraga la mia insistenza e la mia cocciutaggine. Con questo fax vorrei semplicemente,tramite lei,sensibilizzare la rivista e la redazione.

Mi permetto di suggerire una iniziativa, per raccogliere firme per un appello da recapitare a Scalfaro per chiedere la tutela dell'art. 21 della Costituzione, sfacciatamente violato dalla censura dei mezzi di informazione e dei partiti pseudo-oppositori del Polo delle Liberta' e del Buongoverno. Dal gennaio 1994 nessun organo di informazione a larga diffusione ha dato questa notizia per cui abbiamo avuto come risultato di questa censura

1- per la prima volta nella storia come Presidente del Consiglio un signore che si e' reso responsabile di un reato penale sancito da una sentenza passata in giudicato (Sentenza n. 97 n.215/89 Reg.Gen. Corte di Appello di Venezia).

2- un imputato, mentre e' sotto processo in un'aula di un Tribunale della Repubblica viene legittimato a condurre una trattativa per decidere del futuro ordinamento dello Stato e delle emergenze del Paese, emergenze che comprendono anche il problema Giustizia. La gravita' di quanto e' finora successo e di quanto sta succedendo ancora oggi,(caso Di Pietro ad es.) non permette piu' di tergiversare e di attendere.

E' in gioco il futuro democratico di questo Paese, che non sara' certamente garantito e tutelato da un PDS che tratta e dialoga con un matricolato bugiardo;nel luglio '94 e'  stato bocciato un "decreto salvaladri" per varare poi, nel 1995, norme sulla custodia cautelare molto piu' permissive e garantiste per i delinquenti. Interessante in proposito le annotazioni riportate nel libro di Guarino a pag. 69-71 L'Italia della vergogna ed. Laser.

Nella speranza che il mio disperato appello venga recepito e accolto,dichiaro la mia disponibilita' totale per argomentare ulteriormente i miei timori. Nelle righe che seguono suggerisco un appello per il Capo dello Stato, da pubblicare nella rivista, per chiedere le firme dei lettori. Nel rispetto dell'art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana chiediamo che venga tutelato il diritto dei cittadini italiani per una corretta informazione. Questo diritto fondamentale per uno Stato civile e' stato violato nelle elezioni del 27-28 marzo 1994 e continua ad essere violato ancora, poiche' la quasi totalita' del Popolo Italiano non e' a conoscenza del reato penale commesso dall'ex-Presidente del Consiglio Berlusconi Silvio riconosciuto dalla sentenza n. 97 n. 215/89 del Reg. Gen. Corte di Appello di Venezia, in giudicato il 13-02-91.

 

 

 

 

 

Per la censura operata dai mezzi di informazione il sopracitato

precedente penale del cittadino Berlusconi Silvio non e'

conosciuto, per cui e' ipocrita considerare legittimo il consenso

ricevuto dal capo di ForzaItalia.

Affinche' sia tutelato il diritto alla corretta e completa

informazione, i firmatari dell'appello si rivolgono a lei in

qualita' di Garante della Costituzione Italiana perche' si ponga

fine alla violazione di questo diritto fondamentale.

 

CAMPOLI PIETRO VIA LOMBARDIA 11 48026 RUSSI (RA)

TEL. UFFICIO 051-782089 - CASA 0544-580759 (DOPO LE 20:00)