Lettera inviata a Giovanni Ruggeri.

                                                                                Russi 01-05-98

Dott. Ruggeri,

le spedisco documentazione della denuncia che ho presentato a Straburgo. Le elenco la successione temporale della corrispondenza con la Commissione di Straburgo e che ho allegato.

10-10-97 I' lettera-denuncia di 7 pagine - gia' spedita a lei in passato.

26-12-97 II' lettera con allegate fotocopie titoli dei giornali per la sentenza Medusa.

20-01-98 I' risposta della Commissione. richiesta di chiarimenti e precisazioni per poter sostenere la denuncia

12-02-98 III' lettera con i chiarimenti e le precisazioni richieste.

01-03-98 IV' lettera - per rafforzare la denuncia.

Dal 03-03-98 al 03-04-98 assenza dall'Italia.

06-03-98 II' risposta della Commissione. a seguito delle precisazioni mi e' stato spedito il formulario.

11-03-98 III' risposta della Commissione.

23-04-98 IV' risposta della Commissione : notifica della ricezione del formulario.

La informo anche che prima di partire per il Brasile avevo fatto arrivare a Rinaldi (Espresso) tramite casella postale-Internet documentazione della denuncia ( le 3 lettere al Quirinale, lettere alla Commissione di Straburgo ecct.). Non sono mai riuscito a parlare con Rinaldi ma dalla segretaria sapevo che stava esaminando la documentazione inviata.

Qualche giorno fa ho richiamato la segretaria la quale non mi ha lasciato parlare con Rinaldi e mi ha riferito che la documentazione non interessa al settimanale. La autocensura della informazione "democratica" continua e, come mi aspettavo, non rilancia e diffonde notizie bomba come quella anticipata da lei al telefono sulla reale proprieta' della Banca Rasini.

Coloro che vogliono dimenticare aumentano sempre piu'. A proposito le ricordo cio' che ha detto Caselli a Genova al congresso di Magistratura democratica e riportato da Silvana Mazzocchi a pag. 2 di Repubblica del 26-04-98 :

... con il tempo la gente dimentica.Ma se i cittadini hanno il diritto di dimenticare per tornare ad una vita normale, lo stesso diritto non ce l'hanno coloro che, eletti dal popolo, occupano i vertici delle istituzioni e della politica ... e, citando Kundera, la lotta dell'uomo contro il potere e' la lotta della memoria contro l'oblio.

Io rientro nella categoria della gente comune ma non riesco a dimenticare per vivere una vita normale e spensierata.