Lettera spedita al settimanale Avvenimenti.

                                                                                Russi 13-05-98

Alla cortese att.

Claudio Fracassi direttore Avvenimenti

Alfredo Galasso pres. Libera Informazione Editrice

Sono Campoli Pietro titolare di 5 azioni sottoscritte il 15-05-95 di 5 azioni sottoscritte il 19-09-95  registrato nel libro soci al n. 7222.

Mi permetto di disturbarvi perche' voglio informarvi dei motivi per i quali rinuncio a rinnovare l'abbonamento alla rivista Avvenimenti e rinuncio a essere titolare delle azioni della Libera Informazione Editrice. Saro' molto sintetico e schematico perche' non voglio farvi perdere tempo. Sottoscrivere queste azioni e' stato un enorme sacrificio economico perche' essendo una persona onesta ho sempre avuto solamente il necessario per vivere e niente di piu', per cui la cifra di 1.000.000 ha rappresentato un importo "importante".

Ho affrontato le conseguenti rinunce poiche' considero l'informazione libera un bene molto prezioso per cui senza rimpianti allora ho versato il denaro necesssario per sottoscrivere le azioni della Lie giudicando la rivista schierata a difesa dei non tutelati e non garantiti. Ho seguito attentamente dal 1994 ad oggi l' informazione fornita da Avvenimenti in particolare riguardo i problemi connessi alla tutela della legalita' e alla scoperta degli infiniti "misteri d'Italia."

Dal 1994 sto anche cercando di capire perche' la notizia del reato di falsa testimonianza e la relativa sentenza n. 97 n.215/89 del registro Gen. della Corte di Appello di Venezia sia stata censurata dal PDS, dall'Espresso, da Repubblica e inspiegabilmente sottovalutata anche da Avvenimenti. A seguito del lavoro svolto per trovare una risposta plausibile, ho raccolto documenti interessanti e prove grazie alla quali ho in questo momento in corso una denuncia presso la Commissione di Giustizia di Straburgo per violazione dell'art. 21 della Costituzione Italiana e per violazione dell'art. 10 della Convenzione Europea sottoscritta anche dall'Italia.

Mi proponevo di informare la redazione della rivista del lavoro che ho svolto e avevo deciso di inviare copia del materiale raccolto per far conoscere agli amici dell'Altritalia la battaglia che sto portando avanti da solo. In questi anni ho avuto alcuni contatti con il direttore e con Gambino e sono state pubblicate nella rivista 2 mie lettere, inopinatamente censurate, nella parte riservata ai lettori. Avendo negli ultimi mesi pero' notato un appiattimento della rivista alle vergognose posizioni in tema di giustizia assunte dalla classe dirigente del PDS, ho desistito dal far pervenire alla redazione il materiale e la documentazione che ho raccolto.

Ho maturato questa decisione perche' ho preso atto del cambio della linea editoriale della rivista sui problemi della giustizia conseguenza, a mio avviso, dei diktat provenienti da Botteghe Oscure sempre piu' in difficolta' a seguito anche delle inchieste della Procura di Milano che chiameranno in causa anche D'Alema dopo Gianni Cervetti. La recente ed ennesima "beffa" attuata da Gelli mentre al ministero dell'Interno vi e' un esponente di spicco del PDS sempre piu' in difficolta' nel difendere il proprio onore di persona per bene, e' almeno servita a smascherare quali patti scellerati siano stati sanciti alla fine degli anni '70 tra la associazione criminale P2 e parte della classe dirigente del PCI.

Se si puo' "giustificare" il voltafaccia del PDS sulla giustizia considerando gli incombenti guai giudiziari che si intravvedono all'orizzonte, non comprendo e non accetto assolutamente la scarsa grinta con cui la rivista denuncia i ricatti e gli accordi vergognosi stipulati tra associazioni a delinquere come sono oramai ridotti i partiti oggigiorno. Mi permetto di definire i partiti vere associazioni a delinquere perche' e' inammissibile la legittimazione politica di un personaggio come Berlusconi conseguita con palese violazione di un diritto fondamentale dell'uomo, il diritto a una corretta informazione manifestatamente violato, anche con l'avallo del PDS.

Negli Stati Uniti, paese incivile per la pena di morte sempre piu' in auge, un matricolato bugiardo come Berlusconi non si poteva neppure candidare. In Italia ad un simile individuo e' permesso dettar legge in tema di diritto costituzionale per evitare le giuste manette.