Conclusioni

Dopo la ennesima ipocrisia di cui e' stato protagonista l'attuale Presidente della Camera Luciano Violante riguardo la polemica   Economist-Berlusconi ho deciso di anticipare le conclusioni a cui sono pervenuto col lavoro fatto dal 1994.

Le conclusioni che qui riassumo e che sono il frutto di un lavoro ed impegno iniziato nel 1994 sono contenute nella ultima lettera spedita alla Presidenza della Repubblica e nella ultima integrazione-denuncia presentata personalmente alla Procura di Milano, di cui non conosco l'esito.

Le riassumo sinteticamente prima di argomentarle un po'.

1) Un personaggio come Berlusconi, in violazione sistematica delle leggi dello Stato, grazie a finanziamenti oscuri e protezioni politiche criminali (vedi Craxi ma non solo), ha acquisito come imprenditore nei decenni 1970-'80-'90 un potere economico enorme.

2) Quando i poteri criminali che lo avevano spalleggiato, aiutato e favorito sono stati messi in temporanea difficolta' per le inchieste di Mani Pulite, e' sceso direttamente in campo sia per difendere il potere economico acquisito sia, grazie alla immunita' parlamentare, per difendere la sua liberta' personale minacciata dalle inchieste giudiziarie della Procura di Milano e di Palermo.

3) In violazione degli art. 21 e 27 della Costituzione Italiana e con la complicita' di un ceto politico pressoche' tutto criminale e corrotto (la mancata ratifica della convenzione con la Svizzera e' un dato inconfutabile che prova tale livello criminale) questo personaggio ha ottenuto una legittimazione politica nazionale ed ora anche internazionale.

4) Nelle elezioni politiche prossime questo personaggio spera di completare il progetto criminale a difesa della ricchezza accumulata illecitamente e della incolumita' personale, estorcendo il consenso della maggioranza degli italiani;  in questo modo spera, pur avendo gia' subito delle sentenze che lo hanno giudicato colpevole per gravi reati (falsa testimonianza, illecito finanziamento di partito) e pur avendo in corso procedimenti giudiziari per reati gravissimi (corruzione della GdF, corruzione di giudici, falso in bilancio) di eliminare e cancellare tutti gli ostacoli che lo delegittimano come uomo delle Istituzioni.

5) Tutto cio' che sta accadendo in questo Paese di Pulcinella ed ora  anche Repubblica delle banane, ha dell'incredibile, tant'e' che i parteners europei, oramai nostri concittadini, tramite i mezzi di informazione che non rispondono agli ordini di un D'Alema qualunque, cercano di sensibilizzare l'elettorato italiano riguardo al pericolo che incombe sulla fragile democrazia italiana. Purtroppo il grido di allarme che viene dall'Europa e' vanificato da una informazione indegna di un Paese civile e da una classe politica che dalla caduta di Prodi ha reso il popolo italiano confuso,  cinico e sordo ai piu' elementari principi della convivenza civile. (il fenomeno Bossi e l'involuzione della Lega degli ultimi anni ne sono un esempio eclatante). Fortunatamente nella informazione italiana ancora vi sono coscienze nobili,sempre piu' rare, come quella di Piero Ottone per cui si ha il dovere di sperare ancora ;  l'articolo pubblicato da Repubblica il 06-05-2001 ne e' una conferma.

lPoiche' il mio cervello non e' andato in acqua e poiche' la mia coscienza di cittadino onesto mi impedisce di dimenticare il sangue di tutti coloro che sono caduti per difendere la legalita' e la democrazia del Paese nei decenni passati, con questo lavoro diffuso tramite Internet, cerco di dare il mio personale contributo affinche' un delinquente non possa facilmente e a mani basse conquistare il potere in Italia vantandosi anche spudoratamente e senza alcun ritegno di acquisirlo democraticamente e col sostegno della gente. La spudoratezza e oramai il delirio di onnipotenza nel clan di Berlusconi non ha piu' freni e limiti e prova ne e' cio' che l'avvocato Pecorella, diventato anche parlamentare di questa Repubblica delle banane, ha avuto ieri il coraggio di sostenere, durante l'udienza a porte chiuse del caso Mondadori, : "corrompere un giudice non è reato", o quantomeno "non rappresentava un fatto penalmente perseguibile tra il 1990 e il 1992".

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In riferimento alla scelta del Premier  non si puo' non concordare che spetta agli elettori italiani la scelta di chi debba guidare il Paese;  la legittimazione del premier deve passare attraverso una scelta consapevole e responsabile, e la scelta e' consapevole e responsabile se la pubblica opinione e' correttamente informata.

La terza carica dello Stato Italiano ha l'ardire di affermare che in Italia vi e' corretta informazione?  Credo che  occorre avere un bel coraggio e molto pelo sullo stomaco per affermare che in Italia vi sia una corretta informazione !!!!!

Nelle varie lettere alla Presidenza della Repubblica e nelle denunce alla Procura di Milano ho indicato dati oggettivi che provano come in Italia non vi sia corretta informazione per cui rimando a quei documenti la prova del livello infimo della comunicazione.

Gli allarmi che oramai sono lanciati da tutti i piu' autorevoli mezzi di informazione europei sull'esito e sulle conseguenze del risultato elettorale del 13 maggio sono una ulteriore dimostrazione del pericolo che incombe sul futuro del   nostro Paese.

Il quotidiano francese Le Monde, unendosi al britannico Economist, afferma che è impensabile che in una democrazia rispettabile una persona come Silvio Berlusconi possa ricoprire la carica di primo ministro; ad impedirglielo non dovrebbero essere soltanto le inchieste giudiziarie cui è stato ed è ancora sottoposto, e il conseguente aperto conflitto con la magistratura, ma anche il suo controllo su quasi la metà dei mezzi di informazione. E conclude Le Monde che gli italiani, benché sappiano tutto questo e nonostante la cattiva esperienza del ‘94, sembrano decisi a gettarsi di nuovo tra le sue braccia:

La informazione estera, che bene conosce il personaggio Berlusconi, fatica a comprendere il consenso tributato dagli italiani a Berlusconi;  il motivo e' semplice :  all'estero  non  si percepisce  bene quale sia  il livello della informazione televisiva che e' ancor piu' reticente e menzognera della informazione scritta.

Cito 2 dati tra i tanti che si possono ricordare a riguardo   : la sentenza per falsa testimonianza (seppur amnistiata) non mi risulta sia stata mai data da nessun canale TV con diffusione nazionale; nella versione italiana del libro di Fabrizio Calvi, L'Europe des parrains, nel libro pubblicato da Mondadori-Fininvest la frase : 

<<Dopo essersi applicati alle infiltrazioni [mafiose] nei casino', gli inquirenti della Criminalpol avrebbero dovuto rivolgere l'attenzione ai rapporti tra gli industriali milanesi e lombardi e la criminalita' organizzata. Le piste non mancavano. Perché‚ ad esempio, non approfondire i legami dell'entourage di Silvio Berlusconi con Vittorio Mangano, uomo d'onore installato a Milano? [...] L'inchiesta era partita bene, bastava lasciare che i poliziotti facessero il loro lavoro. Non se ne fece niente>>  e' cancellata!!!!!!. .Fonte : Il venditore - Giuseppe Fiori - ed. Garzanti prima edizione maggio 1995 pag. 73.

Chi vuole condizionare la pubblica opinione italiana conoscendo bene il livello di teledipendenza del popolo italiano causato da un  basso livello culturale ancora molto diffuso in larghi strati della popolazione, e da un crescente fenomeno di analfabetismo di ritorno, sa che  certe informazioni non debbono passare attraverso il mezzo televisivo; se filtrano come e' accaduto nella puntata di Satyricon , si assiste alla  rabbiosa reazione messa in campo dal fronte berlusconiano.

All'ignoranza e all'analfabetismo di ritorno un corposo contributo l'hanno fornito i networks privati di Berlusconi il quale, da esperto e navigato comunicatore,  sa bene come condizionare la pubblica opinione; da abile e cinico imprenditore sa altrettanto bene sfruttare a suo vantaggio economico, le disgrazie e le miserie altrui : e' indiscutibile che  l'ignoranza e il culto di valori fasulli imperniati sul consumismo e sulla civilta' dell'apparire e non dell'essere hanno permesso a questo signore di arricchirsi con la pubblicita' e con i consumi voluttuari incentivati anche da una classe dirigente del Paese poco responsabile e seria;  a danno di servizi e beni piu' utili al vero benessere della persona si e' scelto in maniera irresponsabile di privilegiare consumi e beni voluttuari che arricchiscono pochi a danno dei piu'; ora,  grazie a questo fenomeno della ignoranza di ritorno e alla complicita' di una sinistra vuota di valori ed ideali un personaggio inquietante per vari motivi come Berlusconi puo' addirittura aspirare a tenere in pugno un popolo intero usando il potere politico conquistato con l'inganno e la menzogna.

Lo spettacolo penoso trasmesso nella puntata del  Raggio Verde del 29-04-2001 che e' diventata per l'occasione un "pollaio telematico" , e' una inevitabile conseguenza della disinformazione imperante e del degrado culturale crescente in ampi strati della popolazione. Le menzogne e le frasi "assolutorie" pronunciate dalla Zanicchi, dalla figlia del gen. Della Chiesa e da Casini che dipingevano Berlusconi come vittima e perseguitato da una giustizia politicizzata dimostrano come la disinformazione e la menzogna possano rovesciare la verita'.

Non ho visto la parte iniziale in cui e' stato riassunto lo special pubblicato sul settimanale inglese Economist. Ho pero' letto lo special del settimanale inglese  pubblicato in Internet nel sito www.raggioverderai.it e mi chiedo : cosa ha scritto di riprovevole e scorretto l'Economist da provocare la critica del Presidente onorario della Fiat Gianni Agnelli ? Cosa deve accadere perche' l' Italia diventi un Paese delle banane? Se un cittadino mentitore bugiardo con sentenza in giudicato, anche probabile corrottore di militiari della GdF ed indagato  per presunta corruzione di giudici durante l'attivita' di imprenditore, ha la possibilita' di diventare il Presidente del Consiglio, il  Paese che permette cio' non e' una Repubblica delle banane?   Il soccorso arrivato da Agnelli era anche prevedibile visti i precedenti di famiglia Agnelli per pervenire alla conquista della azienda.  

Nel servizio dell'Economist nulla di calunnioso e' stato scritto :  vi e' solo  un elenco di dati oggettivi ed inconfutabili che nella informazione italiana o non vengono dati oppure vengono sempre piu' oscurati ed annebbiati  per cui  alla fine la pubblica opinione e' portata a dimenticare oppure a metabolizzare situazioni  che sono inaccettabili in un Paese civile;  per questo deficit di informazione  oramai senza piu' alcuna reazione o indignazione a livello collettivo vengono accettate le falsita' e le menzogne che hanno avuto largo spazio nel "pollaio telematico" senza alcuna replica da parte di Santoro.

Nello special dell' Economist si afferma che sono state inviate delle domande a Berlusconi in nome della trasparenza e della verita' :  e' normale in un Paese democratico e civile esigere da  un signore che vuole guidare un Paese moderno la trasparenza e la verita'; e' nella Repubblica delle banane che ad un signore come Berlusconi si conceda la fiducia a scatola chiusa senza ottenere risposte a domande legittime e dovute.

Le domande che ha rivolto l'Economist a Berlusconi per evitare guai futuri all'Europa, dovrebbero farle, a tutela dei cittadini italiani,  non un settimanale inglese ma gli "avversari" politici di Berlusconi e le Istituzioni italiane!!!!!   Invece le Istituzioni italiane, a parte la Procura di Milano o Palermo, che fanno?

Che fa  un uomo di Stato come Violante?  Prende le difese (evidentemente sono ancora pochi gli avvocati in quota a Berlusconi), "dimenticando"  i precedenti giudiziari sopra elencati.

Perche' vien permesso al signor Berlusconi  di non rispondere sul suo passato, oscuro e non,  di imprenditore?

Sul suo passato oscuro di imprenditore Berlusconi non risponde poiche' non puo' dare risposte che cancellino i dubbi e i sospetti inquietanti che gravano su di lui; le risposte che ha gia' fornito la magistratura lo inchiodano a responsabilita' penali, che non possono essere liquidate come "spazzatura"; queste sentenze giudiziarie gia' in giudicato o non lo hanno riconosciuto innocente o non lo hanno condannato per amnistia o prescrizione.

Cosa occorre ancora per delegittimare Berlusconi come candidato-premier?

Perche' con questo background delegittimante chiunque aspiri a incarichi Istituzionali, sia la stragrande maggioranza della classe politica italiana sia in particolare la classe dirigente dei DS che dovrebbe tutelare le fascie sociali piu' deboli, fingono di ignorare cio' che ha scritto l'Economist?

Perche' in Italia sia l'informazione, sia il ceto politico ed anche le Istituzioni del Paese non danno il peso che giustamente l'Economist da' alle sentenze gia' definitive che inchiodano il Cavaliere alle sue colpe passate e che lo delegittimano a sufficenza quale  candidato-premier?

Perche' la terza carica dello Stato Italiano, candidato alle prossime elezioni politiche in quota Ds, ipocritamente da' per scontato che la pubblica opinione italiana sia correttamente informata e, falsando la verita', giudica che la pubblica opinione italiana, essendo correttamente informata e' nelle condizioni di scegliere in maniera responsabile e cosciente  il futuro Premier?

Davanti alle tante vittime del passato che hanno visto tanti "galantuomini" della P2 al centro di oscure e tristi vicende come si puo' oggi dimenticare e sentir dire nel "pollaio telematico" : "Ma suvvia proviamolo questo uomo benedetto, e' un uomo che ha fatto tanto e non dico che abbia violato la legge ma addirittura non ha mai violato il codice della strada. Cosa ci costa provarlo?". Ma lo provi la signora Zanicchi, eventualmente  nel privato,  visto che gradirebbe un invito a pranzo del Cavaliere!!!!!!!

Davanti a simili scemenze e prove di stupidita', ignoranza e malafede contrapposte alle sentenze emesse finora dalla Magistratura  contro Berlusconi mi chiedo perche' accade cio' ?  

Perche' in Italia a  questo Tycoon  e' stato permesso di violare la sentenza della Corte Costituzionale del 21-07-1981?

Di fronte a queste palesi offese della ragione, della intelligenza e del diritto affermo che il  mio sospetto si e' tramutato in  certezza in conseguenza delle plateali collusioni e complicita' documentate da dati inconfutabili e da menzogne e censure manifeste che ho anche documentato con questo lavoro diffuso su Internet.

La complicita' e la collusione di cui gode apertamente Berlusconi da parte di quasi tutto il ceto politico italiano e' la conseguenza degli scheletri presenti negli armadi di tutti i partiti e non solo; eccone alcuni, in futuro ne elenchero' altri perche' esiste solo l'imbarazzo della scelta.

Per non essere smascherati e scoperti, questi scheletri esigono che in questo Paese un personaggio come Berlusconi possa rimanere al potere almeno una legislatura; l'obiettivo finale perseguito da tutto il ceto politico e' di pervenire ad un reset generalizzato che certamente un personaggio come Berlusconi puo' garantire ad esempio ai circa 1800 circa piduisti della Piramide Superiore non ancora smascherati.

Al fine di oscurare la verita' sui tanti misteri del passato, sui patti scellerati stretti fra tutte le forze politiche quasi tutta la classe politica vuole utilizzare un personaggio come Berlusconi per sferrare l'attacco finale a quella parte della Magistratura italiana che non e' disponibile a sottostare a tale piano criminale.

L'ultima vergognosa sceneggiata sulla mancata ratifica dell'accordo con la Svizzera per le rogatorie, gia' digerita,  metabolizzata e oramai dimenticata dalla pubblica opinione, prova da sola il livello criminale dell'attuale ceto politico.

Oramai le ragioni di chi ha violato la legge, oppure le ragioni di chi ha venduto l'anima al diavolo per arricchirsi, stanno diventando una Ragion di Stato che si impone e si afferma ; potra' anche accadere questo nel Paese di Pulcinella  ma una  cosa e' certa : si puo' estorcere il consenso di tanti italiani disinformati, buggerati e rassegnati, ma non e' su simili basi che si costruisce una democrazia moderna;  per questo in futuro accadra' che ancora molto sangue innocente sia versato per ripristinare Verita' e Legalita' perche' senza Verita' e Legalita' non c'e' Democrazia e convivenza civile;

Da cittadino onesto che sempre ha pagato per mantenersi tale,   non sono disponibile a subire passivamente  piani criminali come quello attuale che sta portando a Palazzo Chigi un personaggio come Berlusconi; un simile piano criminale offende la memoria delle tante vittime del passato per cui finche' avro' vita e voce sempre denuncero' progetti criminali come quelli che ora si vuol far passare in questo Paese spacciando per libera scelta del popolo quello che libera scelta non e' perche' non e' scelta consapevole e responsabile.

Sarebbe stato molto meno ipocrita ed avrebbe arrecato minor danno alla democrazia e all'immagine del Paese se apertamente si fosse detto pubblicamente che un personaggio come Berlusconi, frutto del malgoverno craxiano e dei patti scellerati della politica criminale italiana, ha il diritto di godere della immunita' e della impunita poiche'  e' ricco ed influente, e poiche' lo esige la Ragion di Stato e la legge del piu' forte.

Tale scelta sarebbe stata chiara e trasparente, non ipocrita e sarebbe in linea con cio' che tutti sanno ma che quasi nessuno ha il coraggio di affermare apertamente e chiaramente:  il povero di mente e di portafoglio, se delinque paga, mentre se il cittadino un poco furbo ed in possesso  di un portafoglio un po' gonfio delinque, non paga.

Quando un popolo si piega a questa logica perversa e' gia' pronto a subire la dittatura del piu' forte e del prevaricatore;  la popolazione allora si rifugia nel privato cercando di salvare la pelle, consolandosi con la visione degli spettacoli di evasione offerti in abbondanza dai tanti canali TV e bevendo le stupidaggini delle Zanicchi e delle  Rita Dalla Chiesa di turno al servizio e al soldo del Principe di turno.